sabato 4 gennaio 2014

Stuprata e arsa viva in India

I media: «Aveva solo 12 anni».

 La polizia: incinta di uno degli aguzzini.



Era molto più piccola. Aveva solo 12 anni. E non 16 come si era creduto.
Secondo quanto ha rivelato il 3 gennaio il quotidiano The Hindustan Time, che ha controllato i registri scolatici dell'istituto dello Stato settentrionale del Bihar, la data di nascita della ragazzina stuprata per due volte da un gruppo di giovani nei pressi di Calcutta è quella del 5 febbraio 2001.

INCINTA DI UNO DEI SUOI AGUZZINI. E questa non è l'unica nuova verità emersa nell'inchiesta del Hindustan Times. Citando fonti della polizia il quotidiano ha rivelato come l'autopsia abbia confermato che fosse incinta di uno dei suo aggressori. Il feto - che l'esame post-mortem ha rivelato essere di età coincidente con uno dei due episodi di stupro - è stato sottoposto a esame del dna e la polizia ha prelevato il sangue degli arrestati per capire chi sia il padre.

MORTA PER LE GRAVI USTIONI. La notizia della vera età della giovane, confermata dalle autorità scolastiche, contraddice quanto scritto il 2 gennaio dalla stampa indiana che ha anche rivelato che la ragazza era incinta quando è morta tre giorni prima per le gravi ustioni causate da due complici dei suoi stupratori, secondo la denuncia del padre.

MOLTE NASCITE NON REGISTRATE. La certificazione dell'età è spesso un problema in India, in quanto molte nascite non sono registrate, soprattutto negli stati più arretrati come il Bihar. Il padre, un tassista, si era trasferito con la famiglia in una città a 40 km da Calcutta solo da cinque mesi per permettere alla figlia di frequentare scuole mgliori.

STUPRATA DUE VOLTE. La ragazza era stata stuprata da sei giovani il 25 ottobre una prima volta e poi il giorno dopo dallo stesso 'branco', quando con il padre si era recata dalla polizia a denunciare il crimine. Lo scioccante incidente ha sollevato dimostrazioni e marce di protesta a Calcutta.
(Venerdì, 03 Gennaio 2014)


India, le donne scendono in strada per i loro diritti.
Giovedì, 02 Gennaio 2014 - Stuprata due volte in ottobre, morta il 31 dicembre per gravissime ustioni, in un sospetto caso di omicidio. È la tragica storia di una ragazza 16enne di Calcutta. La notizia è stata data dalle televisioni indiane il 2 gennaio 2014, precisando come  la giovane fosse incinta al momento del decesso. La polizia ha accusato due stupratori di aver bruciato viva la vittima.

NUOVE PROTESTE. Il nuovo caso di violenza contro le donne ha sollevato la rabbia della popolazione nella metropoli nordorientale con migliaia di persone che si sono riversate in piazza.
Il primo stupro subito dalla ragazza risale al 26 ottobre 2013, quando la giovane fu violentata da sei uomini nei pressi della sua casa. Il secondo è arrivato appena un giorno dopo, il 27, mentre lei tornava a casa dal commissariato in cui aveva sporto denuncia.
Il 23 dicembre, due delle persone accusate della violenza l'hanno aggredita di nuovo, nella stessa zona, dandole fuoco. All'inizio le autorità avevano ipotizzato che fosse stata la stessa ragazza a bruciarsi viva per il trauma, ma lei stessa, prima di morire e con un filo di voce, ha raccontato la sua verità ai medici.

TELECAMERE SUI BUS. Il suo corpo è stato cremato, nonostante il dissenso del padre, un tassista appartenente al sindacato comunista che aveva chiesto il permesso di organizzare un corteo funebre pubblico, ottendendo dalle autorità un rifiuto che ha scatenato una rivolta di diversi esponenti politici.
Il governo indiano ha deciso di piazzare dispositivi gps e telecamere sugli autobus, a tutela delle donne. Quella degl
i stupri è una vera e propria emergenza nel Paese asiatico, che nell'ultimo anno ha dovuto fare i conti con numerosi casi del genere.

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